Approfondimenti

La trocanterite o borsite trocanterica

La Trocanterite o borsite trocanterica (più correttamente sindrome dolorosa del grande trocantere) è una sindrome clinica nella quale si avverte dolore nella porzione laterale dell’anca spesso irradiato lateralmente lungo la coscia.

La trocanterite rappresenta una causa molto frequente di dolore all'anca, sia che si tratti di persone che non sono affette da coxartrosi, sia di persone con artrosi moderata o severa all'anca. La trocanterite spesso è la causa di dolore nella protesi d'anca.

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Quanto tempo ci vuole per camminare dopo protesi anca?

Una domanda che tutte le persone che dovranno affrontare l'intervento di protesi d'anca si chiedono è: quanto tempo ci vuole per camminare dopo protesi anca?

I centri di eccellenza che si occupano di protesi d'anca mininvasiva, come il nostro, sviluppano sempre nuovi protocolli di "fast-track", cioè di recupero veloce.

 

Grazie allo sviluppo di tecniche chirurgiche sempre più mininvasive e alle moderne tecniche di anestesia, 1-3 ore dopo l'intervento (in base al tipo di anestesia) sotto la supervisione del fisioterapista si è già in grado di mettersi in piedi e di camminare, usando le stampelle, e di essere accompagnati in bagno.

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Quanti giorni di ricovero per protesi d'anca

I giorni di ricovero dopo protesi d'anca si sono notevolmente ridotti negli ultimi grazie allo sviluppo delle tecniche mininvasive e al perfezionamento delle tecniche di riabilitazione, permettendo recuperi sempre più veloci.

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Quali sono i migliori chirurghi dell'anca in Italia

Quali sono i migliori chirurghi dell'anca in Italia?

Per ripondere a questa domanda occorre prendere in considerazione alcuni aspetti, di cui il primo è rappresentato dall'esperienza. Ogni chirurgo bravo migliora negli anni, nel tempo migliora la sensibilità, la padronza e la capacità di risolvere i problemi che spesso si presentano in sala operatoria. Ogni chirurgo appassionato del suo lavoro si è preparato con dedizione assistendo a tantissimi interventi, però la casistica, cioè i casi complessi e le scelte tecniche per risolverli si acumula sempre più con l'aumentare dell'esperienza e spesso si riesce a standardizzare la soluzione.

Un altro aspetto è quello di essere sempre aggiornati e di lavorare in Team, cioè continuamente di scambiarsi le informazioni relative alle scelte tecniche e ai materiali. Può essere un team all'interno della propria struttura o a distanza, all'interno di un gruppo di lavoro che si incontra e si confronta anche utilizzando internet o chat di gruppo.

Infine, come ulteriore aspetto metto la disponibilità, quella parte umana che permette di affrontare l'intervento con più serenità e la che permette di sentirsi rispondere alle normali domande che tutti avremmo prima e dopo l'intervento.

Relativamente al fatto di essere Italia, per tutto quello che ho visto anche all'estero, credo che il nostro livello sià assolutamente di alto livello in ambito internazionale.

 

 

Il Dott. Andrea Blasi è considerato tra i maggiori esperti in protesi d’anca mininvansiva anteriore.

 

Se desideri prenotare una VISITA SPECIALISTICA  con il Dott. Andrea Blasi: chiama il numero della clinica: 0544 458311

Se desideri organizzare un INTERVENTO DI PROTESI D’ANCA MININVASIVA con il Dott. Andrea Blasi usufruendo della assistenza sanitaria integrativa (PrevimedicalFASI, Unisalute, Casagit, Metasalute, RBM, Ordini professionali) o attraverso una assicurazione o in modo privato: scrivi al seguente indirizzo:   Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   ti forniremo spiegazioni e modalità, organizzando un incontro con il Dott. Blasi.

 

 

 

Recupero dopo protesi d'anca: osteointegrazione

Per osteointegrazione si intendono quei processi di guarigione dell'osso che permettono l'unione tra l'osso e la protesi, diventando un corpo unico.

Le moderne protesi d'anca sono costituite da speciali leghe metalliche che presentano delle superfici ruvide e porose che ne favoriscono l'unione con l'osso.

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Hip arthroplasty in one day hospital under local anesthesia

The progress of Andrea Blasi MD (Italy) continues in perfecting the surgical and rehabilitation process with rapid recovery after minimally invasive hip replacement under local anesthesia.

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Protesi d'anca in one Day Hospital e anestesia locale

Continuano i progressi d'equipe del dott. Blasi nel perfezionare il percorso chirurgico e riabilitativo con rapida ripresa dopo protesi d'anca mininvasiva.

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Spring Boot Camp 2022

Si è svolto presso il Calanè Village in Puglia un importantissimo evento formativo che ha visto la partecipazione di oltre 150 giovani ortopedici che si aprrestano ad entrare nel mondo delgli ospedali e delle clinche. A formarli è stato scelto un Team di esperti di eccellenza nei vari ambiti ortopedici di traumatologia e chirurgia protesica articolare. 

 

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Dolore dopo protesi d'anca

Dopo un intervento di protesi d'anca può permanere del dolore nonostante il corretto posizionamento e la corretta integrazione della protesi, vediamo insieme di cosa si tratta.


Quando viene riferito un dolore nella "regione dell'anca" questo può essere avvertito in diverse zone: l'inguine, il gluteo, la cresta iliaca, la zona trocanterita, gli adduttori, la zona laterale della coscia o la zona di passaggio tra il bacino e il tratto lombare.

Oltre alla protesi d'anca, diversi altri disturbi possono determinare dolore in questa regione: patologie del rachide lombare, l'ernia inguinale, le tendinopatie degli adduttori (pubalgia), le trocanteriti, alcuni disturbi degli organi addominali. 

Una accurata valutazione clinica ci permetterà di circoscrivere i problemi all'ambito ortopedico, ponendo massima attenzione alla valutazione del buon funzionamento e integrazione della protesi d'anca attraverso la valutazione clinica, lo studio delle radiografie ed eventualmente esami ematici e se necessario attraverso gli esami di secondo livello come risonanza magnetica o TAC.

Esclusi i problemi legati al corretto posizionamento e integrazione della protesi, il dolore all'anca può avere altre origini ortopediche: tendinopatie adduttori e regione tracanterica, disturbi del rachide lombare e alterazione della buona meccanica (ritmo lombo-pelvico), suscettibilità personale alle infiammazioni articolari (polimialgie e fibromialgie).

Molti sono i fattori che predispongono a queste forme dolorose: età avanzata, sovrappeso, il tempo trascorso con l'artrosi dell'anca, il sesso femminile, lo stato psicologico, le condizioni prima dell'intervento (poliartrosi, rigidità, ipotonia muscolare).

Lo specialista dell'anca sa quindi che il percorso di guarigione dopo protesi d'anca dovrà comprendere la riabilitazione e la cura anche degli altri fattori e con tempi e modalità specifiche per ogni singola persona.

Il Dott. Andrea Blasi è considerato tra i maggiori esperti in protesi d’anca mininvansiva anteriore.

Se desideri prenotare una VISITA SPECIALISTICA  con il Dott. Andrea Blasi: chiama il numero della clinica: 0544 458311

Se desideri organizzare un INTERVENTO DI PROTESI D’ANCA MININVASIVA con il Dott. Andrea Blasi usufruendo della assistenza sanitaria integrativa (PrevimedicalFASI, Unisalute, Casagit, Metasalute) o attraverso una assicurazione o in modo privato: scrivi al seguente indirizzo:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.   ti forniremo spiegazioni e modalità, organizzando un incontro con il Dott. Blasi.

 

 

 

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Le fasi della protesi d'anca mininvasiva

Quando si parla di intervento di protesi d'anca mininvasiva occorre specificare che esistono diverse fasi, alcune che si realizzano prima dell'intervento, altre sono le vere e proprie fasi chirurgiche e poi ve ne sono altre dopo la fine dell'intervento.

La PRIMA FASE è rappresentata dallo studio d'insieme, che avviene in ambulatorio durante la valutazione clinica e radiografica. In questa fase si valutano gli aspetti radiografici del danno articolare e alla conformazione articolare associati alla caratteristiche cliniche di ogni singolo individuo, la struttura generale del corpo, il peso corporeo, le altre articolazioni, l'autonomia nella vita di tutti i giorni e le evntuali altre patologie presenti. In questa fase si stabilisce la tecnica chirurgica più adeguata e si stablisce il gruppo di impianto protesico più adatto.

La SECONDA FASE è rappresentata dalla progettazione dell'intervento (planning preoperatorio), una volta eseguite delle radiografie specifiche attraverso software dedicati si studia lo specifico posizionamento, gli specifici modelli di protesi, le taglie e gli accoppiamenti.

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